Leader e Follower: perché spesso preferiamo seguire qualcuno

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Negli ultimi anni, si è assistito a un crescente aumento del numero di giovani leve che rifiutano ruoli di leadership nelle aziende. Questo fenomeno ha suscitato sorpresa e perplessità tra i responsabili, che spesso si aspettano che i giovani siano ambiziosi e vogliano raggiungere posizioni di vertice.

Le ragioni di questa scelta sono molteplici e toccano dinamiche complesse. Ne ha parlato Giovanni Prina in un articolo apparso sul Sole 24 Ore nel settembre 2023 dal titolo “Leadership: perché le giovani leve dicono no?” e che qui riportiamo in sintesi.

Secondo le interviste condotte da Prina, i giovani che rifiutano ruoli di leadership evidenziano una serie di vantaggi nell’essere seguaci, in inglese i cosiddetti follower.

In primo luogo, perché ciò offre l’opportunità di imparare dagli altri senza un’eccessiva pressione esterna. Osservando il comportamento dei leader e degli altri membri del team i follower possono acquisire nuove competenze e conoscenze con un certo margine di libertà, sentendosi legittimati a fare domande e a sbagliare.

In secondo luogo, un follower può utilizzare le proprie capacità e competenze per conquistarsi la partecipazione a progetti e iniziative interessanti e di valore, oltre che la fiducia da parte dei superiori. Questo può aprirgli nuove opportunità di crescita professionale e personale.

Senza un team da gestire o persone da formare, il lavoro è probabilmente più specifico e circoscritto. Le responsabilità sono limitate alle mansioni assegnate e non ci sono decisioni da prendere per un’intera squadra. La verticalità, tipica dei profili tecnici, è spesso una scelta consapevole che consente di dedicarsi con passione e impegno a un’attività specifica.

Di conseguenza, restare in un ruolo minore può aumentare il potere negoziale legato alla specificità delle competenze: un follower che ha dimostrato il proprio valore può ottenere con più probabilità un riconoscimento economico e professionale di un manager sostituibile.

Infine, seguire qualcuno che ha più esperienza può essere particolarmente prezioso per i giovani che desiderano sviluppare le proprie capacità di collaborazione e di lavoro in team. In un contesto sempre più competitivo e complesso, la capacità di lavorare insieme è una competenza fondamentale per il successo professionale. I follower hanno l’opportunità di sperimentare questa capacità quando collaborano con i colleghi per un obiettivo comune.

La cooperazione con un gruppo comporta un senso di appartenenza e gratificazione, e sentirsi apprezzati per il proprio impegno aumenta nei collaboratori la motivazione e la soddisfazione personale.

Non va dimenticato che ci sono caratteri più versati per seguire e personalità chiamate invece a guidare. Occorre riconoscere ciò che si desidera per la propria realizzazione e cercare persone e contesti che riconoscano e valorizzino i tratti specifici di ciascuno, in modo da creare un ambiente diversificato ed equilibrato che porti ricchezza e valore alle organizzazioni.

2024