Conto deposito ed amore ritrovato per i BTP, stanno sciogliendo anni di lavoro professionale e normativo per incrementare il livello culturale dell’Investitore?

Dal 1999 a oggi, il mercato è profondamente cambiato?
In questi 25 anni, certamente di cose ne sono cambiate, ma…

Scandali, fallimenti, collocamenti spesso compiacenti, hanno minato la fiducia dell’investitore come quello italiano, spesso poco attento e non informato, con un livello culturale basso al massimo mediocre.

Il mantra dell’investitore nel secolo precedente era: quanto rende? Convinto però, il mattone è il mattone! Un portafoglio spesso fatto di pochi titoli quasi tutti italiani, concentrati sui BTP e al massimo qualche titolo azionario bancario o assicurativo.

Un approccio cassettista non solo per le azioni, ma soprattutto per le obbligazioni, dove l’Investitore se ne preoccupava solo a scadenza avvenuta, chiedendo al proprio intermediario di uscire il coniglio dal cilindro per trovare un sostituto…

Chi si considerava scaltro, si faceva il giro di più istituti per parcheggiare la propria liquidità su strumenti non svincolabili, per brevi periodi, i PCT (Pronti contro termine), sostenendo però che le disponibilità servissero a breve, ma spesso si continuava cosi per anni, facendo il giro degli Istituti alla ricerca del Tasso.
C’erano pure “Investitori con la mente più aperta” che investivano su Fondi e Gestioni Patrimoniali.

1999
OCCORREVA: EDUCAZIONE FINANZIARIA: nelle scuole, in TV, sulle testate giornalistiche, tra gli operatori specializzati.
Ogni occasione era utile!

CONSULENZA FINANZIARIA: dalle teorie sulla diversificazione a quelle sulle analisi dei rischi, avendo sempre chiari i pilastri della cosiddetta Goal-Based Investing.

OCCORREVANO NORME: che da un punto di vista legale tutelassero gli investitori in primis dal sistema, ma anche da sé stessi. Nascono così a raffica MIFID e Mifid II. 
A cominciare dallo Stato, che dovrebbe essere il primo a desiderare e a operarsi verso una forte crescita culturale degli italiani.
Nello spot del BTP Valore, una coppia di anziani annuncia che sta per andare in crociera proprio grazie all’investimento in Btp valore.
Per quanto “innocente” nei toni, la pubblicità promossa rischia di trasmettere – a essere generosi – un messaggio troppo ottimista, ossia che l’acquisto di strumenti finanziari di questo tipo possa garantire rendimenti molto elevati in breve tempo, evitando di menzionare il rischio dell’operazione e l’orizzonte temporale dell’investimento.
Ed ancora…
Per non parlare dei conti depositi, dove sempre citando un’ altro innocente spot: che per avere un rendimento, non occorre fare un tasso!
Implicitamente, anche qui si legge un messaggio verso una non cultura finanziaria, dove chi lo fa, probabilmente oltre a complicarsi la vita, non ottiene risultati equivalenti.
La pianificazione è un elemento che non serve più!!!
Ritorna la dura legge del TASSO.

CONCLUSIONI
La conclusione è quella di non darla vinta, di cercare di diffondere una cultura finanziaria seria e professionale, in ogni occasione.
Si risparmia per raggiungere degli obiettivi di vita, più o meno importanti.
Si investe ed occorre tutelarsi dal Rischio, non preoccuparsi solo del Rendimento.
Gli investimenti si muovono sempre entro una cornice macro-economica in mutevole evoluzione, quindi vanno monitorati.
Non esistono cattivi strumenti, ma ci sono strumenti più o meno adeguati al contesto.
Tenere fede ai propri obiettivi di vita, è sempre più
performante della sola scelta del prodotto più performante tra gli strumenti idonei per i propri obiettivi.
Diversificare sempre, questo genera con certezza un risultato medio minore (a posteriori) rispetto al risultato del più performante.
I costi sono importanti, ma non sono spesso il vero problema, il costo è inaccettabile se non si riceve una consulenza in cambio. 

Giuseppe Pavia
Il presente materiale è prodotto da Giuseppe Pavia, inscritto presso l’Albo OCF Italia in data 08/04/1998, Certificato EFPA Italia – European Financial Planning Association -Livello EFA- dal 05/07/2005 ed associato ANCP Associazione Nazionale Consulenti Patrimoniali dal 2020.

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