STORIE DI SUCCESSO

L’evoluzione di Gianluca Viero: da commerciale a Manager di successo

Un leader che ispira con il proprio esempio, l’impegno e la disponibilità.
Motiva i suoi collaboratori aiutandoli a migliorare il loro metodo e a crescere professionalmente.

Intervista a Gianluca Viero,
Unit Manager & Wealth Advisor presso Banca Mediolanum per le province di Padova e Vicenza.

Percorso di carriera

Può parlarci del suo background professionale e delle sue esperienze lavorative prima di entrare in Banca Mediolanum?
Sono stato responsabile commerciale per un’azienda orafa vicentina per più di 10 anni e lavoravo sia in Italia che in Europa. Nel frattempo sviluppavo la mia passione e facevo insieme ad un amico, che aveva una sua SGR, operazioni principalmente in derivati. Ero nel mentre diventato cliente di Banca Mediolanum e conosciuto un po’ l’ambiente, ho deciso di intraprendere questa attività che da passione si è trasformata in lavoro.

Da quanto tempo fa parte di Banca Mediolanum e quali sono le sue principali mansioni all’interno dell’azienda?
Sono in Banca Mediolanum da quasi 18 anni e ora ho due ruoli che svolgo contestualmente: il primo come Wealth Advisor, seguendo una clientela private prevalentemente nel territorio vicentino ma non solo; il secondo come Unit Manager, coordino infatti un gruppo di circa 80 colleghi dislocati in vari uffici della provincia padovana. 

Visione e Obiettivi

Quali sono i suoi obiettivi a lungo termine come manager in questa rete di consulenti finanziari?
I miei obiettivi di lungo termine vorrebbero portare ad una qualificazione sempre più alta del gruppo, aumentando l’adozione, già oggi importante, del processo di pianificazione patrimoniale, processo che come rete abbiamo portato ad un livello d’eccellenza con l’uscita quest’anno della piattaforma denominata Life Planning, lanciata da Banca Mediolanum.

Come immagina il futuro di questa rete di consulenti finanziari tra 3-5 anni?
La immagino sempre più competente e sempre più orientata alle esigenze che i clienti hanno a 360°. Riuscire ad essere sempre di più il riferimento delle famiglie italiane, non solo nel privato e non solo per il patrimonio finanziario.

In che modo il suo progetto individuale contribuisce alla visione generale della rete e la differenzia dalla concorrenza?
Seguendo la visione del nostro fondatore Ennio Doris che è sempre stata quella della consulenza a 360°: ambito finanziario – inteso come risparmio, credito e ambito assicurativo per coprire i clienti dalle loro fragilità. Questo approccio integrato è sempre stato un mio punto di forza e vorrei farlo adottare a quanti più colleghi della rete che coordino. Non riesco a fare paragoni con altre reti, dove ho conoscenze con cui mi relaziono, in quanto l’unico argomento di cui riesco a parlare con loro è quello del risparmio, di credito veramente poco, mentre di coperture dei rischi proprio nulla.

Come intendete coinvolgere i colleghi nella fase di sviluppo e implementazione del progetto per garantire una buona collaborazione?
Principalmente con l’esempio, con il supporto che posso dar loro in termini di affiancamento e formazione e far sì che coloro che hanno iniziato ad adottare tale metodo integrato siano a loro volta testimoni verso coloro che sono un po’ più indietro.

Innovazione e Iniziative

Quali iniziative uniche ha lanciato o contribuito a lanciare per migliorare la rete di consulenti finanziari?
Devo dire che, sono davvero orgoglioso di aver fatto parte di un team ristretto di colleghi di rete che hanno lavorato sin dall’inizio (3 anni fa) sulla piattaforma “Life Planning” che è stata lanciata da un paio di mesi e che reputo una vera e propria rivoluzione per i colleghi ed anche per l’intero mondo della consulenza.

Come si tiene aggiornato sulle ultime tendenze del settore finanziario e come le integra nel suo lavoro?
Come tanti colleghi leggo riviste specializzate, leggo post sui social e soprattutto abbiamo la fortuna che ogni mattina Banca Mediolanum mette in onda sulla TV aziendale, una trasmissione che ci fornisce aggiornamenti sulle ultime notizie economiche, utilizzando testimonial di spessore del mondo economico e testimonianze d’eccezione.

In che modo incoraggia e sostiene l’innovazione e la creatività tra i suoi consulenti?
Come detto prima, con l’esempio, facendo vedere tutti i vantaggi nell’avvalersi di metodi professionali e innovativi, vantaggi che si riflettono in primis sui i clienti e di conseguenza su di noi e sulla Banca.

Come valutate l’importanza dell’innovazione tecnologica nel settore finanziario e in che modo il suo progetto cavalca questa prospettiva?
L’innovazione tech nella finanza è e sarà sempre più importante. L’utilizzo dei robot for advisor abbinato all’IA saranno sempre più utili ed utilizzati ma, non potranno mai sostituire un bravo consulente, potranno solo aiutarlo ed accompagnarlo.

Approccio al Cliente

Come descriverebbe il suo approccio alla consulenza finanziaria? Cosa lo rende unico?
Non so se il mio approccio sia unico, posso solo dire che prevede un forte ascolto del cliente, specialmente nella fase conoscitiva, cercando di non tralasciare nessuna informazione nemmeno la più piccola che lui mi fornisce o che io voglio conoscere, perché è da lì che prenderà forma il progetto che porteremo avanti nel tempo. Quindi se posso racchiudere in un’unica parola il mio approccio direi: “minuzioso”.

In che modo si assicura che i suoi consulenti offrano un’esperienza cliente eccezionale e personalizzata?
Mi faccio dire come stanno lavorando, chiedendo feedback dopo le loro esperienze con i loro clienti, quali sono i loro punti di forza e quali le aree di miglioramento…parto da qui!

Come misura il successo del suo progetto individuale in termini di impatto sui clienti?
Dai numeri: retention e acquisizione su tutti perché se acquisiamo clientela, la sviluppiamo a tutto tondo e soprattutto la manteniamo… credo che solo così possiamo misurare se siamo nella giusta direzione.

Come il suo progetto può aiutare i consulenti finanziari a migliorare l’efficienza del loro lavoro e fornire un servizio migliore ai clienti?
Faccio spesso analisi sulle posizioni dei clienti, mi capita di farlo anche su clienti di colleghi di altre reti; lo faccio simulando il portafoglio dei clienti e mettendoci quello che io credo sia migliorativo, di conseguenza ne deriva un miglioramento del lavoro anche per i colleghi.

Leadership e Cultura

Come descriverebbe il suo stile di leadership?
Come ispira e motiva i suoi consulenti?
Mi ripeterò ma non posso farne a meno: esempio nell’impegno ed esempio nell’essere sempre a loro disposizione, aiutandoli a migliorare il loro metodo. Rimane inteso che anch’io imparo sempre e molto da loro.

Quali valori e principi guidano la sua gestione della rete di consulenti finanziari?
I valori e i principi sono quelli che ho conosciuto fin dall’inizio della mia carriera in Banca Mediolanum, dal nostro fondatore Ennio Doris (che porto sempre con me nel cuore) e sono valori e principi che ancora oggi cerco di trasmettere ai miei collaboratori cioè: correttezza, esempio, disponibilità, in particolare a chi ne ha più bisogno.

In che modo crea un ambiente di lavoro positivo e collaborativo per i suoi consulenti?
Coinvolgendoli nelle decisioni e nelle scelte comuni. Ognuno deve essere responsabile non solo per le sue scelte personali anzi deve esserlo principalmente per quelle comuni.

Sfide e Consigli

Quali sono le sfide più grandi che ha dovuto affrontare come manager? Come le ha superate?
Facendo capire ai colleghi che l’approccio integrato portasse sicuramente un vantaggio ai clienti. Essendoci colleghi con idee ed estrazioni diverse, non sempre è stato facile.

Quali sono le sue lezioni più importanti apprese come manager in questo settore?
Sicuramente la lezione più importante è stata quella di capire che non esiste l’improvvisazione. Per fare bene questa attività dobbiamo dimostrare di essere dei veri promotori… con la P maiuscola e non scendere a compromessi.

Cosa consiglia a chi aspira a fare carriera in una rete di consulenti finanziari?
Gli consiglio di avere amore verso i clienti, amore verso questa attività e dei grandi obbiettivi personali.

Quali sfide o opportunità vede attualmente nell’industria finanziaria e come pensa che il suo progetto possa affrontarle o sfruttarle?
L’industria finanziaria, come tantissimi altri settori stanno vivendo il più forte periodo di cambiamento della storia, in alcuni casi una vera e propria rivoluzione però una cosa sarà sempre insostituibile nel nostro settore: la presenza di un professionista a fianco che è e sarà sempre il punto di riferimento del cliente e della sua famiglia…a volte anche il loro “confidente”.

Gianluca Viero, oltre il manager, l’uomo

Qual è la parte del lavoro che preferisce?
Io amo stare con le persone, clienti o colleghi che siano. Condividendo idee, progetti, passioni anche pensieri. Insomma non riuscirei a lavorare in solutidine.

Cosa le piace fare nel tempo libero?
Una volta giocavo a calcio e calcio a 5, in modo particolare giochi di squadra. Oggi, anche un po’ per l’età mi piace camminare e correre, quando posso infatti vado a Venezia, città che adoro e faccio lunghe camminate. 

Quali sono le qualità che cerca nelle persone che riportano direttamente a lei?
In primis onestà e correttezza poi persone che abbiano piacere a lavorare in team e come detto prima che abbiano una forte ambizione. 

Ci può fornire una panoramica sul suo team e la sua struttura?
E’ un team formato da bravissimi consulenti; colleghi più anziani con una forte esperienza e giovani appena entrati nel team. Tutti comunque coordinati da supervisori con capacità ed esperienza notevole…insomma professionisti a cui affidarsi! 

C’è un consiglio professionale che vuole condividere?
Cercare sempre di migliorarsi senza fermarsi mai, perché questo sarebbe l’inizio della fine.